Green economy

La sfida della Green & Circular economy

COME I MANAGER DI OGGI DEVONO AFFRONTARE LA SFIDA DELLA SUSTAINABILITY ?

Nel recente discorso sullo stato dell’Unione la presidente della Commissione Europea, Ursula Von Der Leyen, ha annunciato di voler portare il target sulla riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2030 dal -40% al -55% rispetto ai livelli del 1990. Per il 2050 l’Europa mira ad azzerare le emissioni nette e a diventare il primo continente ‘climate neutral’ e, a tal fine, sta dispiegando un enorme sforzo finanziario. Degli oltre €1800 miliardi del piano per la ripresa deciso a Luglio, almeno il 30% (€547 miliardi) sarà destinato alla transizione verde. A questi si aggiungeranno ingenti investimenti privati mobilitati dal settore pubblico con la realizzazione di infrastrutture “abilitanti” e la definizione di regole e incentivi adeguati. Del resto anche le Società di risparmio gestito stanno analizzando l’impatto degli stimoli fiscali e dei piani di investimento e sono concordi nell’indicare che la ripresa economica post Covid-19 sarà green e digitale. «Una recente ricerca mostra che gli investimenti in energia pulita creano tre posti di lavoro per ogni posto perso nel settore dei combustibili fossili, e che per ogni milione di dollari che passa dal fossile all’energia verde vengono creati in media cinque posti di lavoro»: a segnalare il dato è Irene Lauro, economista del gruppo di asset management Schroders. Tuttavia, oltre a questa ragione di tipo occupazionale, come si è già detto, sono in primis gli stimoli fiscali messi in atto dagli Stati a spostare l’attenzione di Aziende e Fondi di investimento su progetti che prevedono una maggiore spesa per le infrastrutture, purché “green”.  Il piano europeo di investimenti sul green, il noto new green deal di Ursula Von Der Leyen, è diventato allora il vero punto di riferimento per gli investitori che stanno guardando oltre il Covid. Ma Green Deal non si traduce soltanto in rinnovabili, tutt’altro. Una buona sintesi del piano Ue è stata realizzata da Alessandro Caviglia, responsabile investimenti di Cordusio Sim (UniCredit) nell’outlook dal titolo: “L’era delle nuove infrastrutture”.

«Il Green Deal europeo costituisce il fulcro della strategia di ripresa dell’Unione europea, attraverso:

  • una massiccia ondata di rinnovamento degli edifici e delle infrastrutture e un’economia più circolare, che crei occupazione a livello locale;
  • il lancio di progetti di energia rinnovabile, in particolare eolica e solare, e l’avvio di un’economia pulita dell’idrogeno;
  • trasporti e logistica più ecologici, inclusa l’installazione di un milione di punti di ricarica per veicoli elettrici, e l’incentivo a spostarsi in treno e verso una mobilità verde nelle nostre città e regioni;
  • il consolidamento del Just Transition Fund con l’obiettivo di sostenere la riqualificazione, aiutando le imprese a creare nuove opportunità economiche”.

Per raggiungere gli obiettivi del New Green Deal europeo,il Governo italiano punta in particolare a correre lungo tre binari:

  • fondi di garanzia per investimenti verdi ed ‘eco-bonus’
  • sgravi fiscali per le aziende e per i manager che raggiungono obiettivi di riconversione ecologica (“bonus green” per i dirigenti)
  • finanziamento di progetti per l’economia circolare

Si apre così oggi una sfida, ma anche un’opportunità, per i Manager che devono affrontare questa transizione imposta dall’Europa ma, allo stesso tempo, necessaria per la sostenibilità del proprio business e l’immagine del Brand.

In questo processo di cambiamento i Manager di transizione di Cahra possono essere al fianco delle Aziende italiane per aiutarle a centrare i primi obiettivi previsti dal Governo:

  • ECONOMIA CIRCOLARE: Obiettivo fabbriche a rifiuti zero

Sono in arrivo finanziamenti per progetti legati allo sviluppo dell’economia circolare, cioè di quei cicli produttivi nei quali i materiali vengono riutilizzati e rimessi in circolo così da prolungare il ciclo di vita, riducendo al minimo i rifiuti e l’impatto sull’ambiente. Nei piani del Governo ci sono sia il sostegno alle strutture di supporto necessarie alle imprese per spingere la riconversione che la possibilità di investimenti pubblici.

  • FISCO: Sgravi ai dirigenti che innovano

Arriva il bonus fiscale per i manager green. O meglio per le aziende che chiedono ai loro dirigenti di raggiungere risultati nella riconversione ecologica dell’attività e del ciclo produttivo. L’idea del Governo è assicurare dei meccanismi che premino, in sede fiscale, le imprese che riescono a creare valore economico con la conversione in direzione sostenibile ed ecologica. L’intreccio con i fondi di garanzia creerebbe, nelle intenzioni del Governo, un mix di incentivi capace di spingere verso la svolta green.

Fonti:
Stato dell’Unione 2020, ec.europa.eu/info/strategy/strategic-planning/state-union-addresses/state-union-2020_it

Green Deal, ec.europa.eu/info/strategy/priorities-2019-2024/european-green-deal_it

‘Bonus ad aziende e manager “ecologici”. Un piano da 75 miliardi per la svolta verde’, La Stampa – www.lastampa.it/topnews/primo-piano/2020/09/28/news/bonus-ad-aziende-e-manager-ecologici-75-miliardi-per-la-svolta-verde-1.39356821

‘Green versus brown: Comparing the employment impacts of energy efficiency, renewable energy, and fossil fuels using an input-output model’, HeidiGarrett-Peltier – www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S026499931630709X#!

‘La ripresa sarà green e digitale: ecco come si stanno posizionando i fondi’, IlSole24Ore – www.ilsole24ore.com/art/la-ripresa-sara-green-e-digitale-ecco-come-si-stanno-posizionando-fondi-ADFwpZo

Vuoi saperne di più?  Contattaci per testare il nostro approccio.