Il mondo della comunicazione sta cambiando pelle e si sta aprendo sempre più alle metodologie agili per un’organizzazione ancora più efficiente e snella. Per innovare oggi è necessario infatti riorientarsi e riprogrammare le attività, adattandosi in modo evolutivo e sistematico alle circostanze mutevoli. L’abbiamo visto bene con l’ultima crisi causata dalla pandemia che ha portato a un cambio repentino dei paradigmi nel modo di lavorare, vivere ed agire. Queste riflessioni sono alla base dell’intervento di Davide Giansoldati, esperto di marketing strategico e consulente di bbrand, nell’ultimo seminario di Assintel, in cui ha tracciato un manifesto dei principi della metodologia Agile.
Il punto di partenza
Ogni progetto porta sempre con sé una serie di sfide e difficoltà che, il più delle volte, finiscono per determinare ritardi rispetto alla data di consegna prevista, soprattutto se non vengono affrontate nel modo giusto.
La costruzione di un’organizzazione efficiente inizia dall’interno, trovando la strada per un adattamento intelligente agli obiettivi di crescita del business, riuscendo a riordinarne le priorità in termini di immediatezza. È necessario riconoscere alle persone il loro ruolo, unico e insostituibile, prima di scavare nella loro capacità creativa di risolvere i problemi.
Cos’è la metodologia Agile?
Nato circa 20 anni fa, l’Agile è definito come un insieme di metodologie per lo sviluppo di progetti che richiedono velocità e agilità per raggiungere gli obiettivi prefissati nelle mutevoli condizioni di mercato. Inizialmente impiegato nello sviluppo software e in altri progetti ad alte prestazioni, oggi si concentra principalmente sulla rapida implementazione di un team efficiente e flessibile per pianificare un corretto flusso di lavoro. Il valore aggiunto della mentalità Agile in azienda consente di prendere le decisioni migliori in ogni situazione critica, senza compromettere il progetto.
Le caratteristiche principali della metodologia sono:
- Orientamento ai risultati;
- Centralità della persona, responsabilizzata e autogestita per raggiungere gli obiettivi in collaborazione con il team;
- Supporto chiave per le aziende costrette ad affrontare l’attuale rivoluzione digitale.
Come si lavora in Agile?
Immaginiamo una torta con diverse parti, che devono essere consegnate in un lasso di tempo specifico (sprint). Ogni “fetta” è elaborata in modo collaborativo da un team multidisciplinare, in cui ogni membro è esperto in temi e ruoli specifici.
Una volta che il team inizia a lavorare, metterà insieme queste parti per formare il Minimum Viable Product 1 (MVP.1): la versione iniziale del prodotto per il suo lancio sul mercato, che sarà successivamente consumato dai clienti ad un basso costo di produzione, minimizzando così il rischio.
La gestione è quindi una chiave importante per l’implementazione della metodologia Agile, capace di adattarsi a tutti i piani, dando priorità alle persone, così come alle esigenze immediate dei clienti – che si trovano al centro delle decisioni e della mappa di sviluppo dell’azienda. Si tratta di una vera e propria filosofia adattabile a tutte le organizzazioni, indipendentemente dalla loro dimensione o complessità. Un cambiamento olistico di mentalità che abbraccia tutti i componenti dell’azienda e che si sostituisce al project management, attraverso un ciclo di vita iterativo e incrementale.
Le persone sono il cuore da dove partono le idee in grado di generare soluzioni per il cambiamento. Tra le diverse metodologie applicate per sviluppare il processo, le più note sono: Lean Startup, Scrum, Design Thinking, Devops.
Perché Agile?
Secondo The Marketing Agency Growth Report 2018, il 29% delle agenzie aveva difficoltà a mantenere i flussi di cassa e il 35% doveva affrontare problemi di reclutamento e di gestione dei talenti. Quasi il 43% delle imprese non trova abbastanza tempo libero per concentrarsi su compiti amministrativi essenziali, come il personale, l’inserimento dei clienti o gli investimenti aziendali.
È importante conoscere i dati prodotti dalla mancanza di approcci agili, che si stima abbiano impedito al 55% delle agenzie di aumentare i loro sforzi di vendita e marketing. Circa il 24%, a sua volta, ha affrontato sfide di differenziazione nel mercato; la mancanza di organizzazione ha impedito al 18% di mantenere i clienti.
Gli studi dimostrano che circa il 20% delle agenzie non ha mai usato un software di gestione dei progetti fino ad oggi; l’assenza di una cultura di project management è stato uno dei maggiori problemi per le imprese, chiamate ad affrontare quotidianamente le sfide di crescita senza essere in grado di gestire il loro tempo e i loro progetti in modo efficiente. Paradigma, questo, completamente rivoluzionato dall’ascesa della filosofia Agile e dagli impatti benefici che abbiamo visto esercitare nel business.
Anche bbrand è stata investita dalla Agile transformation, riorganizzando la programmazione dei progetti attraverso tool dedicati e formazione continua per il personale interno.